Fuori dalla Comunità Montana, dentro l' Unione delle Cinque Città
L' ultima assise consiliare del Comune di Roccasecca è stata caratterizzata, oltre che dai litigi, tra il Sindaco Giorgio attaccato duramente dai Consiglieri di Maggioramza ( Forte) e di Minoranza (Colantonio), anche dalla scelta di restare abbracciati e fusi al carrozzone " Cinque Città" a tutto discapito della XV Comunità Montana - Valle del Liri - Arce che avrebbe potuto dare una mano fattiva a risolvere le urgenti annose problematiche ambientali, i dissesti idro-geologici che investono vaste zone montuose di Roccasecca a cominciare dalle "Gole del Melfa" scenario naturale affascinate ma mortificato dall' incuria e dall' abbandono che rende pericolossima la strada provinciale cosiddetta del "Tracciolino" chiusa da tempo dalle autorità, per pericolo caduta massi.
Ma si privilegia la permanenza nell' Unione Cinque Città che tanto danno sta arrecando a Roccasecca vuoi in termini economici che di immagine, aggregazione in palese stato di bancarotta, neppure salvabile dai " petrolieri arabi" con finanziamenti a fondo perduto.
Non si riesce proprio a concepire l' ostinazione del Sindaco Giorgio e della Sua Giunta a rimanere in un Ente solo ed esclusivamente " mangiasoldi " dei contribuenti.
Roccasecca è e rimane sporca, tutte le strade vuoi dei centri urbani "alta e bassa" che delle frazioni San Francesco, Castello, Caprile, per non parlare delle campagne abbandonate ai rovi e alle sterpaglie, ovunque si vada i cittadini si lamentano e soffrono l' incuria e l'abbandono.
Uscendo dalla XV Comunità Montana e restando "nell'Unione Cinque Città" cosa si guadagna? Cosa si risparmia? Quali benefici per la colletività?
A tutt' oggi nessun segno concreto di cambiamento perchè vediamo solo gli operatori ecologici comunali che arrancano per tenere le strade del centro per dirla "eufemisticamente", pulita, mentre i soldi dei contribuenti e del cospicuo ristoro delle discariche non si capisce che fine facciano.
Le voci dei rumors danno " L'Unione Cinque Città" in uno stato vicino al fallimento e se ciò dovesse corrispondere a verità perchè non ci stacchiamo prima di essere coinvolti dallo tsunami?
Certamente ci troveremo nella condizione di subire oltre al danno anche la beffa.
Forse lo ha capito l'ex assessore Bernardo Forte che dalle pagine dei quotidiani locali tuona fulmini e saette contro il Sindaco Giorgio e dei pezzi di giunta e consiglio rimasti, rei della fallimentare gestione amministrativa.
Giorgio sta perdendo pezzi; quanti pezzi ancora mancano per mettere fine alla scellerata conduzione amministrativa composta da tutto l'arco costituzionale (PDL-PD-UDC- SINISTRA ESTREMA)?
Se continuerà ad affrontare le problematiche così come la permanenza nell'Unione Cinque Città e con il togliere le deleghe ad assessori che lavorano, allora, sicuramente, avrà vita breve.
Ma si privilegia la permanenza nell' Unione Cinque Città che tanto danno sta arrecando a Roccasecca vuoi in termini economici che di immagine, aggregazione in palese stato di bancarotta, neppure salvabile dai " petrolieri arabi" con finanziamenti a fondo perduto.
Non si riesce proprio a concepire l' ostinazione del Sindaco Giorgio e della Sua Giunta a rimanere in un Ente solo ed esclusivamente " mangiasoldi " dei contribuenti.
Roccasecca è e rimane sporca, tutte le strade vuoi dei centri urbani "alta e bassa" che delle frazioni San Francesco, Castello, Caprile, per non parlare delle campagne abbandonate ai rovi e alle sterpaglie, ovunque si vada i cittadini si lamentano e soffrono l' incuria e l'abbandono.
Uscendo dalla XV Comunità Montana e restando "nell'Unione Cinque Città" cosa si guadagna? Cosa si risparmia? Quali benefici per la colletività?
A tutt' oggi nessun segno concreto di cambiamento perchè vediamo solo gli operatori ecologici comunali che arrancano per tenere le strade del centro per dirla "eufemisticamente", pulita, mentre i soldi dei contribuenti e del cospicuo ristoro delle discariche non si capisce che fine facciano.
Le voci dei rumors danno " L'Unione Cinque Città" in uno stato vicino al fallimento e se ciò dovesse corrispondere a verità perchè non ci stacchiamo prima di essere coinvolti dallo tsunami?
Certamente ci troveremo nella condizione di subire oltre al danno anche la beffa.
Forse lo ha capito l'ex assessore Bernardo Forte che dalle pagine dei quotidiani locali tuona fulmini e saette contro il Sindaco Giorgio e dei pezzi di giunta e consiglio rimasti, rei della fallimentare gestione amministrativa.
Giorgio sta perdendo pezzi; quanti pezzi ancora mancano per mettere fine alla scellerata conduzione amministrativa composta da tutto l'arco costituzionale (PDL-PD-UDC- SINISTRA ESTREMA)?
Se continuerà ad affrontare le problematiche così come la permanenza nell'Unione Cinque Città e con il togliere le deleghe ad assessori che lavorano, allora, sicuramente, avrà vita breve.
Nessun commento:
Posta un commento
I commenti non appaiono subito, devono essere tutti approvati da un moderatore.Cioè la sottoscritta. Siate civili e verrete pubblicati, qualunque sia la vostra opinione .Inviando un commento date il vostro consenso alla sua pubblicazione, qui o altrove.