Giovedì 23 ottobre il Parlamento Europeo ha approvato una mozione di dura condanna per " la violazione dei diritti umani, della democrazia e dello stato di diritto" in Venezuela.
La mozione è stata presentata dal Partito Popolare Europeo (PPE) dall'Alliance for Liberal and Democrats for Europe (ALDE); la stessa, però, è stata duramente contestata dalla sinistra radicale, dai verdi e anche dai socialisti europei.
Che la sinistra radicale e i verdi siano accecati dalle vetuste ed obsolete ideologie marxiste- leniniste è cosa nota, mentre non si riesce a capire l'ostruzionismo degli illuminati socialisti che, a prescindere, votano contro una mozione riguardante i diritti umani calpestati in modo clamorosodal dittatore Chavez, che alimenta il clima di terrore, la violenza e la repressione contro tutti gli oppositori, compresi i comunisti che non son voluti entrare nel partito unico, Partito Socialista Unificato Venezuelano (PSUV).
E' sotto gli occhi di tutto il mondo il regresso economico, sociale e culturale che sta portando il paese latino-americano, il più ricco di risorse naturali, che prima di Chavez godeva la fama di paese emergente con una economia ricca e florida, paese che ha fatto la fortuna degli Italiani ivi emigrati negli anni 40-50, allo stello livello degli altri poveri stati confinanti.
La recrudiscenza della politica soppressiva, violenta e , di Chavez sta scatenando una vera e propria guerra civile concatenata, sicuramente alla crisi economica mondiale, e al crollo del prezzo del petrolio.ovvero l'oro nero del Venezuela, su cui il dittatore Chavez aveva fondato la Sua politica di espansione egemonica sud-americana, con la distribuzione a prezzo ridotto se non gratuitamente agli amici Cubani e Onduregni ecc
Ora che le entrate relative all'esportazione del greggio, su cui aveva fondato il proprio potere, si sono assottigliate, ora che, sicuramente, "gli alleati strategici"( leggi fornitori di armi), Iran e Russia, non sono più sicuri della solvibilità del governo Chavez , ora che l'Equador è in forte disagio per il forse circa il rimborso dei crediti esteri, la povertà galoppante, Chavez è in balia della Sua megalomania distruttiva del Venezuela, dei Venezuelani e degli Italiani ivi emigrati.
La mozione è stata presentata dal Partito Popolare Europeo (PPE) dall'Alliance for Liberal and Democrats for Europe (ALDE); la stessa, però, è stata duramente contestata dalla sinistra radicale, dai verdi e anche dai socialisti europei.
Che la sinistra radicale e i verdi siano accecati dalle vetuste ed obsolete ideologie marxiste- leniniste è cosa nota, mentre non si riesce a capire l'ostruzionismo degli illuminati socialisti che, a prescindere, votano contro una mozione riguardante i diritti umani calpestati in modo clamorosodal dittatore Chavez, che alimenta il clima di terrore, la violenza e la repressione contro tutti gli oppositori, compresi i comunisti che non son voluti entrare nel partito unico, Partito Socialista Unificato Venezuelano (PSUV).
E' sotto gli occhi di tutto il mondo il regresso economico, sociale e culturale che sta portando il paese latino-americano, il più ricco di risorse naturali, che prima di Chavez godeva la fama di paese emergente con una economia ricca e florida, paese che ha fatto la fortuna degli Italiani ivi emigrati negli anni 40-50, allo stello livello degli altri poveri stati confinanti.
La recrudiscenza della politica soppressiva, violenta e , di Chavez sta scatenando una vera e propria guerra civile concatenata, sicuramente alla crisi economica mondiale, e al crollo del prezzo del petrolio.ovvero l'oro nero del Venezuela, su cui il dittatore Chavez aveva fondato la Sua politica di espansione egemonica sud-americana, con la distribuzione a prezzo ridotto se non gratuitamente agli amici Cubani e Onduregni ecc
Ora che le entrate relative all'esportazione del greggio, su cui aveva fondato il proprio potere, si sono assottigliate, ora che, sicuramente, "gli alleati strategici"( leggi fornitori di armi), Iran e Russia, non sono più sicuri della solvibilità del governo Chavez , ora che l'Equador è in forte disagio per il forse circa il rimborso dei crediti esteri, la povertà galoppante, Chavez è in balia della Sua megalomania distruttiva del Venezuela, dei Venezuelani e degli Italiani ivi emigrati.
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