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venerdì 6 marzo 2009

Amore- Fede-Medicina


Questa è la triade motore propulsore per l'attivazione di un processo di guarigione.
E' molto facile entrare nel regno dei "Malati" ma uscirne è di una difficoltà inaudita soprattutto se la malattia è seria e devastante.
Ad alcuni è di grande aiuto la Fede, Dio in tutte le più variegate accezioni; ad altri è sufficiente la " Medicina","Medici" bravi, preparati e competenti, struttura sanitaria al top, ma, a mio avviso ciò che fa veramente la differenza in un contesto di un percorcorso di guarigione è tutto quanto detto condito, però, dall'"Amore" di una persona cara.
Non si piuò prescindere dalla presenza costante e amorevole di un figlio, una madre, una moglie un congiunto, insomma, che vigila, veglia, sprona, prega.
E' difficile affrontare con coraggio e abegazione il destino avverso,acquisire la calma necessaria per poter infondere la speranza di un ritorno alla vita.
L'Amore ti fa attingere a tutte le risorse positive necessarie in tali circostanze e ti da la forza necessaria per dimenticare i disagi umani di vivere in poco spazio, "dormire" in modo precario su una sdraio, sobbalzare ad ogni respiro alterato, nutrirsi il necessario per sopravvivere.
Ma la presenza costante e amorevole del congiunto è di vitale importanza per il malato che, sicuramente, non sentendosi abbandonato percepirà il grande Amore che lo aiuterà al ritorno alla "Vita".

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