La Regione Lazio censisce i fabbricati pubblici a rischio sisma; la Provincia di Frosinone in Pol Position con quasi tutti i Comuni, tranne Roccasecca.
I Cittadini di Roccasecca apprendono dalla stampa e precisamente, dal quotidiano "La Provincia", della lodevole e tempestiva iniziativa della Regione Lazio di effettuare il censimento di Scuole, Chiese, Municipi dell'intera Regione a "rischio sisma", demandando ai singoli Comuni l'approfondimento e la verifica dei suddetti stabili in modo da approntare ed eseguire gli interventi necessari per il recupero e la stabilizzazione degli stessi.
Ora, tutti i Comuni hanno provveduto ad eseguire le opportune verifiche e a segnalarle alla Regione, la cui Giunta, riunitasi nella giornata di venerdì u. s., ha esaminato e approvato il censimento degli edifici a rischio sisma (486 per la cronaca).
La stranezza che salta agli occhi dei Roccaseccani che leggono il quotidiano è l'omissione, in quell'elenco, delle Scuole e Chiese della loro cittadina che, purtroppo, risultano essere state colpite dagli sciami sismici di qualche mese fa tant'è che la Scuola dell'Infanzia di Roccasecca Scalo è stata chiusa così come la Chiesetta di Via Santa Maria Vecchia, mentre qualche preoccupazione ha destato e desta la situazione della Scuola Elementare del Centro Storico e della Scuola Media dello Scalo, preoccupazioni esternate dai genitori alla Dirigente Scolastica con semplici domande, avendo negli occhi e nel cuore le tragedie dell'Aquila e di San Giuliano: I nostri figli sono al sicuro? Le scuole sono sicure? Ci dia assicurazioni concrete visto che gli sciami sono stati avvertiti anche a Roccasecca e le Scuole chiuse.
Orbene, per quale motivo non risultano negli elenchi del censimento Regionale? Se alcuni plessi sono stati chiusi e le attività scolastiche sospese quale arcano mistero in tutto ciò? E' una dimenticanza, o una risistemazione miracolosa della stabilità e messa in sicurezza delle Scuole e delle Chiese oppure che il Comune non abbia segnalato alla Regione Lazio la situazione delle Scuole e delle Chiese.
Se quest'ultima ipotesi dovesse rivelarsi la più vicina alla realtà ai Cittadini di Roccasecca non resta altro che prendere atto di avere una Amministrazione oltremodo incapace, avviluppata solo nei propri meschini interessi che si lascia sfuggire tutte le opportunità come quella di ricevere fondi dalla Regione Lazio.
Ora, tutti i Comuni hanno provveduto ad eseguire le opportune verifiche e a segnalarle alla Regione, la cui Giunta, riunitasi nella giornata di venerdì u. s., ha esaminato e approvato il censimento degli edifici a rischio sisma (486 per la cronaca).
La stranezza che salta agli occhi dei Roccaseccani che leggono il quotidiano è l'omissione, in quell'elenco, delle Scuole e Chiese della loro cittadina che, purtroppo, risultano essere state colpite dagli sciami sismici di qualche mese fa tant'è che la Scuola dell'Infanzia di Roccasecca Scalo è stata chiusa così come la Chiesetta di Via Santa Maria Vecchia, mentre qualche preoccupazione ha destato e desta la situazione della Scuola Elementare del Centro Storico e della Scuola Media dello Scalo, preoccupazioni esternate dai genitori alla Dirigente Scolastica con semplici domande, avendo negli occhi e nel cuore le tragedie dell'Aquila e di San Giuliano: I nostri figli sono al sicuro? Le scuole sono sicure? Ci dia assicurazioni concrete visto che gli sciami sono stati avvertiti anche a Roccasecca e le Scuole chiuse.
Orbene, per quale motivo non risultano negli elenchi del censimento Regionale? Se alcuni plessi sono stati chiusi e le attività scolastiche sospese quale arcano mistero in tutto ciò? E' una dimenticanza, o una risistemazione miracolosa della stabilità e messa in sicurezza delle Scuole e delle Chiese oppure che il Comune non abbia segnalato alla Regione Lazio la situazione delle Scuole e delle Chiese.
Se quest'ultima ipotesi dovesse rivelarsi la più vicina alla realtà ai Cittadini di Roccasecca non resta altro che prendere atto di avere una Amministrazione oltremodo incapace, avviluppata solo nei propri meschini interessi che si lascia sfuggire tutte le opportunità come quella di ricevere fondi dalla Regione Lazio.
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