Il PDL Ciociaro non perdona chi "sgarra" o semplicemente dissente
La falange PDL, ben undici liste o forse dieci, per l'estromissione della lista del Sindaco di Sora........., partita di gran carriera, rischia di dissolversi proprio per le proprie erronee percezioni.
La Provincia di Frosinone, malamente amministrata dal Centro-Sinistra per ben 15 anni, sta dando prova di maturità politica, a mano a mano che i candidati si espongono e i diversi aspiranti Presidenti, ben otto, tramite giornali, tv, blog, internet, sponsorizzando la propria candidatura, il proprio programma e non ci sono falangi che tengano per favorire il PDL, che, se a livello nazionale gode del credito personale del Cavaliere, del carsisma acclarato delle Sua Leadership, a livello locale, le mezze cartucce, non solo non avranno futuro, ma addirittura rischiano di brutto, anche se, sgomitano e si gonfiano con crediti e meriti di altri.
La "falange" ha paura e questa è una percezione vera, e percepire e sognare un futuro provinciale costellato dalla stella PDL come sta tentando di fare Iannarilli è puro "sogni di gloria" perchè la comunicazione giornaliera dell'aspirante PDL e C. a Palazzo Gramsci è un "continuum" di anatemi e di imposizioni arroganti alle dimissioni a tutti, e sono tanti, i personaggi che o scelgono di prendere strade diverse dal PDL o che mostrano simpatie politiche diverse.
Sciocco e puerile come è stato additato il Presidente "ASI", Zeppieri, dal coordinatore del PDL del Cassinate, Roma e dallo stesso Iannarilli; traditore di tutti gli industriali e i Comuni (PDL?) che addirittura lo avevano invitato a dimettersi, solo perchè aveva mostrato simpatia per Domenico Marzi, Terzo Polo ciociaro, che, al contrario della falange, è partito in sordina e a mano a mano si sta rivelando punta di diamante di queste elezioni.
Notizia di questa mattina, il Presidente Zeppieri è stato riconfermato, a larga maggioranza, per il buon lavoro svolto, avendo risanato l'Ente, alla guida dell'ASI.
Inoltre le lacerazioni interne, visibili ed invisibili, conclusesi con allontanamenti clamorosi e successivi approdi in altre liste sono la prova provata di un esecutivo provinciale non all'altezza del compito.
Come hanno inveito contro Zeppieri, allo stesso modo hanno fatto con la Savo, che non potendone più dell'armata brancaleone PDL, ha messo a disposizione la sua serietà politica, la sua maturità ad un partito, UDC capeggiato da Domenico Marzi, più rassicurante, innovativo, avente come obiettivo il risanamento di questa provincia disastrata con mezzi e uomini nuovi.
Anche la Savo, eletta in FI e segnalata al CAL, dovrebbe dimettersi, perchè è trasmigrata nel Terzo Polo.
Ed ancora i tanti giovani del PDL trasmigrati nella lista giovani di Marzi.
Quindi le percezioni erronee e gli ostracismi non giovano alla falange PDL che invece sta rischiando di sgretolarsi, prima della battaglia e del gran finale.
La Provincia di Frosinone, malamente amministrata dal Centro-Sinistra per ben 15 anni, sta dando prova di maturità politica, a mano a mano che i candidati si espongono e i diversi aspiranti Presidenti, ben otto, tramite giornali, tv, blog, internet, sponsorizzando la propria candidatura, il proprio programma e non ci sono falangi che tengano per favorire il PDL, che, se a livello nazionale gode del credito personale del Cavaliere, del carsisma acclarato delle Sua Leadership, a livello locale, le mezze cartucce, non solo non avranno futuro, ma addirittura rischiano di brutto, anche se, sgomitano e si gonfiano con crediti e meriti di altri.
La "falange" ha paura e questa è una percezione vera, e percepire e sognare un futuro provinciale costellato dalla stella PDL come sta tentando di fare Iannarilli è puro "sogni di gloria" perchè la comunicazione giornaliera dell'aspirante PDL e C. a Palazzo Gramsci è un "continuum" di anatemi e di imposizioni arroganti alle dimissioni a tutti, e sono tanti, i personaggi che o scelgono di prendere strade diverse dal PDL o che mostrano simpatie politiche diverse.
Sciocco e puerile come è stato additato il Presidente "ASI", Zeppieri, dal coordinatore del PDL del Cassinate, Roma e dallo stesso Iannarilli; traditore di tutti gli industriali e i Comuni (PDL?) che addirittura lo avevano invitato a dimettersi, solo perchè aveva mostrato simpatia per Domenico Marzi, Terzo Polo ciociaro, che, al contrario della falange, è partito in sordina e a mano a mano si sta rivelando punta di diamante di queste elezioni.
Notizia di questa mattina, il Presidente Zeppieri è stato riconfermato, a larga maggioranza, per il buon lavoro svolto, avendo risanato l'Ente, alla guida dell'ASI.
Inoltre le lacerazioni interne, visibili ed invisibili, conclusesi con allontanamenti clamorosi e successivi approdi in altre liste sono la prova provata di un esecutivo provinciale non all'altezza del compito.
Come hanno inveito contro Zeppieri, allo stesso modo hanno fatto con la Savo, che non potendone più dell'armata brancaleone PDL, ha messo a disposizione la sua serietà politica, la sua maturità ad un partito, UDC capeggiato da Domenico Marzi, più rassicurante, innovativo, avente come obiettivo il risanamento di questa provincia disastrata con mezzi e uomini nuovi.
Anche la Savo, eletta in FI e segnalata al CAL, dovrebbe dimettersi, perchè è trasmigrata nel Terzo Polo.
Ed ancora i tanti giovani del PDL trasmigrati nella lista giovani di Marzi.
Quindi le percezioni erronee e gli ostracismi non giovano alla falange PDL che invece sta rischiando di sgretolarsi, prima della battaglia e del gran finale.
Nessun commento:
Posta un commento
I commenti non appaiono subito, devono essere tutti approvati da un moderatore.Cioè la sottoscritta. Siate civili e verrete pubblicati, qualunque sia la vostra opinione .Inviando un commento date il vostro consenso alla sua pubblicazione, qui o altrove.