A tutt' oggi, intrappolato in casa, il malacapitato residente, circondato dai detriti franosi e rifiuti, che incivili, senza vergogna depositano in continuazione.
Il Sig. Di Vito Patrick, esasperato, dall' indifferenza del Comune, alla risoluzione della problematica dei detriti franosi ed arredi vari frantumatisi sotto le macerie, aggravata da continui gettiti di rifiuti da parte di incivili, facendone un vera e propria discarica a cielo aperto, si è rivolto al Vice Presidente del Comitato «Basta Eternit-Fibra Killer» Anna Maria Rossini esplicitando tutto il suo sdegno per il dover vivere in una casa il cui ciglio è «ammunnezzato».
Con il Presidente del Comitato, Danilo Chiappini, ci siamo recati al Vicolo Paolozzi e lo spettacolo che ci si è presentato davanti, nonostante le piante di fiori tendenti a nascondere lo schifo, è veramente allucinante, indegno di un paese civile.
In pieno Centro Storico, il muro, oltretutto parte Comunale, crolla, dalla montagna scivolano piante e detriti, sommergendo una casa fino all' uscio, i deficienti inquinatori buttano rifiuti e l' Amministrazione non se ne preoccupa minimamente, lasciando il povero malcapitato e tutti i residenti in una situazione di merda, indegna di una paese civile.
E' censurabile da tutti i punti di vista, simile comportamento del Comune, visto e considerato le numerose istanze del Sig. Di Vito Patrick, preoccupato dell' infittimento della vegetazione con i soliti inquilini poco simpatici e nocivi (topi, zecche, insetti vari), della formazione e dell' ampliamento della discarica appiccicata alla casa e che un' altra stagione delle piogge è in arrivo.
I fatti risalgono al 12.03.2013, allorquando, abbondanti precipitazioni piovose fecero crollare il muro di sostegno della montagna.
E pensare che per quel muro di sostegno, l' Ufficio Tecnico, aveva richiesto ed ottenuto dal Sig. Di Vito Patrick una bella cifretta, anni addietro, così ha riferito al Comitato «Basta Eternit-Fibra Killer».
Ora, è vero che la sensibilità è un dono raro, ma dovrebbe essere dono precipuo per che ogni buon amministratore.
Invece gli amministratori di Roccasecca più le persone sono indigenti e bisognose di aiuto, più quel dono primario diventa un optional.
Ve la ricordate la storia dei due disabili prigionieri in casa ATER per l' ascensore rotto ?
Analogicamente, il muro crolla e un umile casetta, composta da cucinino e e camera, quasi ostruita dai detriti che non vengono rimossi, lasciando quasi intrappolato l' unico abitante e nel disagio ambientale tutti i residenti.
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