Sempre amata «LA TRAVIATA» di Verdi, la storia della mondana Violetta che per amore di di Alfredo, abbandona i vizi e gli ozi per l' amato bene.
Ma il triste destino è segnato, si ammale di tisi e muore.....ecco, la sintesi della storia d' amore, nella «grande» opera del Maestro Verdi.
Ora, il Teatro la Scala di Milano, il giorno 7 dicembre aprirà la stagione con «LA TRAVIATA» A conclusione delle celebrazioni per il bicentenario della nascita del compositore Giuseppe Verdi fin qui, nulla questio.....
Ma, quello che non mi sconfifera è la trasposizione del contesto, ai tempi nostri, ambiente borghes e il far morire Violetta, non nel suo letto, ma su una sedia.
E meno male su di una sedia e non come si vociferafa, come una tossica su di una lavatrice.
E' vero che anche in passato, regia e scene, rapportate al periodo, ma questi tempi nostri che stravolgo lo spirito e addirittura avevano parlato di modificare il titolo da «LA TRAVIATA» a solo «TRAVIATA»....forse per adattarla ad un amore «GAY»?
Insomma, stanno snaturando una grande opera lirica di uno dei più grandi compositori Italiani.
Ma se siete così bravi, invece di manpolare, aggiornare quell' arte che non è vostra, scrivetevela e mandatela in scene con le vostre coreografie....
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