GIORGIO ORSONI (nella foto)- Foto: http://www.repubblica.it/ |
Vergognoso italico scandalo, riguardante gli opaci appalti del Mose, il sistema di dighe mobili progettato per difendere Venezia dall'acqua alta e realizzato dal Consorzio Grandi opere, Venezia Nuova quale concessionario unico.
Il sindaco di Venezia Giorgio Orsoni, del centrosinistra, è finito in manette con le accuse di corruzione, concussione e riciclaggio e con lui altre 35 persone commercialisti, protagonisti della finanza che conta, generali a tre stelle delle Fiamme Gialle. Chiesta pure l'autorizzazione all'arresto del senatore Giancarlo Galan (FI).
Questi sig.ri arrestati ed indagati ( un centinaio), secondo le Fiamme Gialle avevano distratto dei fondi relativi al Mose, in una serie di fondi neri all'estero.
Le Fiamme gialle avevano scoperto che almeno 20 milioni di euro, così occultati, erano finiti in conti esteri d'oltre confine e che, probabilmente, erano indirizzati alla politica, circostanza che ha fatto scattare l'operazione di questa mattina all'alba. Secondo la ricostruzione degli inquirenti il gruppo avrebbe creato, attraverso un giro di fatture false, fondi neri indirizzati poi su conti esteri, che sarebbero serviti, almeno in parte, per finanziare politici e partiti, di ogni schieramento, durante le campagne elettorali.
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