i consiglieri regionali più il Presidente Polverini- intanto l'UDC attende la decisione favorevole per il Ciociaro Fabio Forte
Il Tar del Lazio,con un dispositivo di immediata esecuzione ed in accogliemto delle doglianze del PD e del Movimento Difesa del Cittadino, ha annullato il provvedimento del ministero dell'Interno del 30 marzo e del 15 aprile scorsi che aveva attribuito tre seggi in più al centrodestra nelle circoscrizioni di Frosinone, Latina e Viterbo.
Secondo tale decisione, devono lasciare la poltrona della Pisana il capogruppo e il componente della Lista Polverini Enzo Di Stefano (Prov. Frosinone), Gianfranco Sciscione (Latina ) e il pidiellino Giancarlo Gabbianelli (Viterbo), salvo reintegro per susseguente appello al Consiglio di Stato, coronato da accoglimento.
Il centrodestra del consiglio regionale, in conseguenza della sentenza scende, al momento, da 38 a 35 consiglieri per cui diventano determinanti i sei rappresentanti dell'Udc.
In ottobre, sempre il Tar del Lazio, dovrà esprimersi anche sul ricorso presentato dal Sindaco di Arpino e primo dei non eletti dell' UDC Ciociara con i suoi circa 9000 voti, per il reclamo del 5° seggio per la Provincia di Frosinone , sottratto a suo dire dall' accentratrice "Roma".
Quindi richiede una redistribuzione equa dei seggi per la Cenerentola Frosinone.
Oggi, tale sentenza, sottodimensiona i consiglieri della lista della presidente e stravolge l' assetto che aveva dato con i 73 elementi al Consiglio regionale.
Quindi l' è tutto da rifare, ripensare al riposizionamento delle Commissioni, risistemare il puzzle degli incarichi.
E se ad ottobre il tribunale amministrativo accogliesse anche le ragioni del Sindaco di Arpino dell' UDC, Fabio Forte, qli equilibri come si espliciteranno?
Intanto auspico una decisione favorevole all' amico Fabio Forte, sia perchè ci sarebbe un giusto riconoscimento per il lavoro svolto e un premio meritato per i suoi valoriali 900 voti e poi, sono sicura che la compagine dell' UDC eletta, rafforzata da Fabio Forte, procederà in modo più spedito con il proprio contributo fattivo al risanamento ed al rilancio economio e sociale della Regione Lazio.
Secondo tale decisione, devono lasciare la poltrona della Pisana il capogruppo e il componente della Lista Polverini Enzo Di Stefano (Prov. Frosinone), Gianfranco Sciscione (Latina ) e il pidiellino Giancarlo Gabbianelli (Viterbo), salvo reintegro per susseguente appello al Consiglio di Stato, coronato da accoglimento.
Il centrodestra del consiglio regionale, in conseguenza della sentenza scende, al momento, da 38 a 35 consiglieri per cui diventano determinanti i sei rappresentanti dell'Udc.
In ottobre, sempre il Tar del Lazio, dovrà esprimersi anche sul ricorso presentato dal Sindaco di Arpino e primo dei non eletti dell' UDC Ciociara con i suoi circa 9000 voti, per il reclamo del 5° seggio per la Provincia di Frosinone , sottratto a suo dire dall' accentratrice "Roma".
Quindi richiede una redistribuzione equa dei seggi per la Cenerentola Frosinone.
Oggi, tale sentenza, sottodimensiona i consiglieri della lista della presidente e stravolge l' assetto che aveva dato con i 73 elementi al Consiglio regionale.
Quindi l' è tutto da rifare, ripensare al riposizionamento delle Commissioni, risistemare il puzzle degli incarichi.
E se ad ottobre il tribunale amministrativo accogliesse anche le ragioni del Sindaco di Arpino dell' UDC, Fabio Forte, qli equilibri come si espliciteranno?
Intanto auspico una decisione favorevole all' amico Fabio Forte, sia perchè ci sarebbe un giusto riconoscimento per il lavoro svolto e un premio meritato per i suoi valoriali 900 voti e poi, sono sicura che la compagine dell' UDC eletta, rafforzata da Fabio Forte, procederà in modo più spedito con il proprio contributo fattivo al risanamento ed al rilancio economio e sociale della Regione Lazio.
Nessun commento:
Posta un commento
I commenti non appaiono subito, devono essere tutti approvati da un moderatore.Cioè la sottoscritta. Siate civili e verrete pubblicati, qualunque sia la vostra opinione .Inviando un commento date il vostro consenso alla sua pubblicazione, qui o altrove.