Il partito di Pierluigi Bersani è costretto a registrare ancora una perdita di qualità che ha contribuito alla fondazione del Partito Democratico, Luciana Sbarbati, esponente del Movimento Repubblicani Europei.
Ci credeva la senatrice nella novità democratica del PD, ma già dall' atto fondativo qualcosa non Le quadrava ed ecco le sue parole:"all'atto fondativo, il partito ha voluto escludere la componente laica repubblicana", riducendosi alla mera sintesi "tra la tradizione cattolica e quella marxista".
Questa "tenaglia" tra ex Ds ed ex Dl, prosegue Luciana Sbarbati, "esclude proprio quelle culture e quella visione politica che si riassumono nella democrazia liberale e che sono alla base delle moderne società occidentali".
Inoltre, spiega ancora Sbarbati, "il sistema bipolare introdotto in Italia produce soltanto guasti sistemici: è venuto il momento di superare questa visione miope e costrittiva della vita politica e di ridare identità e ruoli definiti ai partiti".
"In queste condizioni - conclude - e dopo tante e sofferte battaglie ho deciso di riprendere l'autonomia del Mre per continuare l'impegno per la democrazia e la difesa dei suoi valori fondanti che oggi sono in pericolo. Darò il mio contributo, nel gruppo Udc, per costruire e rafforzare una delle grandi famiglie europee nelle quali da sempre mi riconosco: quella della liberaldemocrazia".
Benvenuta On.le Sbarbati nella Grande Famiglia della Cristiano-Social-Liberal Democrazia Che per il momento è l' UDC ma che tra breve sarà il GRANDE PARTITO DELLA NAZIONE
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