Il Dr. Giovanni Carbone, Dirigente ASL- Servizio di Igiene e Sanità Pubblica - Distretto Cassino-Pontecorvo sabato 27 novembre u.s., "causa i persistenti odori, molesti particolarmente acri, e pungenti, tipici dei rifiuti solidi urbani, di intensità nettamente superiore a quelli che usualmente si avvertivano nei giorni precedenti", così si legge, nel verbale, si è recato alla ricerca della fonte degli odori nausebaondi nocivi alla salute, ravvisandola, come tutti, nella Discarica di Cerreto di Roccasecca, demone privato della "monnezza".
Ma, si è ricreduto quando è giunto all' altezza dell' impianto di preselezione e compostaggio dei rifiuti della Società SAF in territorio di Colfelice, ed è proprio lì che si intesificavano e si irradiavano causa vento Nord-ovest.
Però, essendo medico-legale del distretto Cassino-Pontecorvo ha potuto eseguire il sopralluogo, accurato e generale, alla sola Discarica Mad S.r.l. accompagnato da un responsabile e non all' impianto SAF di Colfelice in quanto dipendente dal distretto del Servizio Sanitario di Sora.
Appurata la regolarità e la perfetta tecnologia funzionate nella norma, del Privato, Mad. Srl, che non inquina e non ammorba l' aria di cattivi odori al nostro dottore sanitario non gli è rimasto altro da fare che delle supposizioni circa il cattivo funzionamento teconologico della Pubblica SAF SpA da cui ha accertato provengano gli odori e così verbalizza:
"A parere dello scrivente SISP, visti gli innumerevoli interventi già effettuati in passato nell'area, e quanto deducibile in base alle constatazioni dirette e alle notizie acquisite, l'inconveniente igienico di cui trattasi è verosimilmente ascrivibile a problemi di tipo tecnico-organizzativo nel processo di trattamento dei rifiuti presso 1'impianto di Colfelice, tra cui si può ipotizzare: precoce apertura delle biocelle, disfunzionamento dei filtri delle biocelle, insufficiente aerazione della massa con incompleta ossidazione e mineralizzazione della sostanza organica, ridotta potenzialità dell'impianto, altro. E' ormai innegabile che esistono problemi tecnici in quanto gli inconvenienti igienici lamentati dalle popolazioni limitrofe sono reali e perdurano ormai da anni senza soluzione di continuità".
Al dottore così ligio e premuroso consiglierei, ma non so se sia compito suo, di internervenire e controllare i concimi chimici e gli anticrittogamici usati dai coltivatori di tabacco di Pontecorvo che non puzzano meno della "monnezza".
E, cosa sta aspettando il Distretto Sanitario di Sora, a procedere ad un sopralluogo sanitario nell' impianto SAF di Colfelice, presunto inquinatore ed ammorbatore dell' aria di Colfelice-Roccasecca-Pontecorvo ecc.ecc.?
E se esistono problemi tecnici perchè non si risolvono in tempi brevi ? La salute dei cittadini, l' ambiente, deve essere salvaguardata in tutti i modi ed in tutte le maniere.
Ma, si è ricreduto quando è giunto all' altezza dell' impianto di preselezione e compostaggio dei rifiuti della Società SAF in territorio di Colfelice, ed è proprio lì che si intesificavano e si irradiavano causa vento Nord-ovest.
Però, essendo medico-legale del distretto Cassino-Pontecorvo ha potuto eseguire il sopralluogo, accurato e generale, alla sola Discarica Mad S.r.l. accompagnato da un responsabile e non all' impianto SAF di Colfelice in quanto dipendente dal distretto del Servizio Sanitario di Sora.
Appurata la regolarità e la perfetta tecnologia funzionate nella norma, del Privato, Mad. Srl, che non inquina e non ammorba l' aria di cattivi odori al nostro dottore sanitario non gli è rimasto altro da fare che delle supposizioni circa il cattivo funzionamento teconologico della Pubblica SAF SpA da cui ha accertato provengano gli odori e così verbalizza:
"A parere dello scrivente SISP, visti gli innumerevoli interventi già effettuati in passato nell'area, e quanto deducibile in base alle constatazioni dirette e alle notizie acquisite, l'inconveniente igienico di cui trattasi è verosimilmente ascrivibile a problemi di tipo tecnico-organizzativo nel processo di trattamento dei rifiuti presso 1'impianto di Colfelice, tra cui si può ipotizzare: precoce apertura delle biocelle, disfunzionamento dei filtri delle biocelle, insufficiente aerazione della massa con incompleta ossidazione e mineralizzazione della sostanza organica, ridotta potenzialità dell'impianto, altro. E' ormai innegabile che esistono problemi tecnici in quanto gli inconvenienti igienici lamentati dalle popolazioni limitrofe sono reali e perdurano ormai da anni senza soluzione di continuità".
Al dottore così ligio e premuroso consiglierei, ma non so se sia compito suo, di internervenire e controllare i concimi chimici e gli anticrittogamici usati dai coltivatori di tabacco di Pontecorvo che non puzzano meno della "monnezza".
E, cosa sta aspettando il Distretto Sanitario di Sora, a procedere ad un sopralluogo sanitario nell' impianto SAF di Colfelice, presunto inquinatore ed ammorbatore dell' aria di Colfelice-Roccasecca-Pontecorvo ecc.ecc.?
E se esistono problemi tecnici perchè non si risolvono in tempi brevi ? La salute dei cittadini, l' ambiente, deve essere salvaguardata in tutti i modi ed in tutte le maniere.
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