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giovedì 11 giugno 2009

UN BEDUINO A ROMA



Non uno qualunque ma il Leader Libico " Muhammar Gheddafi" che ha piantato la tenda a Villa Panphili
E' così iniziata, questa mattina, la tre giorni di visita ufficiale a Roma, del Capo dello Stato Libico, colonnello Muhammar Gheddafi, personggio "sui generis" che fa discutere per le Sue intemperanze e per i continui atteggiamenti dissacranti e contraddittori, ma soprattutto inviso perchè Dittatore che viola i diritti umanitari.
Eppure, essendo in visita di Stato, ed è storica, perchè è la prima, è stato accolto con tutti gli onori dal Capo del Governo Italiano, Silvio Berlusconi, dal Ministro degli esteri, Franco Frattini e colazione con il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano.
L'ospite, con al seguito una nutrita schiera di accompagnatori e le ormai famose guardie del corpo, un drappello di amazzoni, alcune nella divisa kaki e basco rosso, altre con l'uniforme nera, che seguono e proteggono Gheddafi in tutti i suoi spostamenti, sono stati sistemati a Villa Panphili, con una faraonica tenda beduina piantata nel giardino dove il dittatore riceverà, in pompa magna, le varie delegazioni politiche.....
Colpisce lo sfarzo inusuale dell'accoglienza che stride con il momento di alta crisi economica che stiamo attraversando e l'atteggiamento provocatorio ed arrogante del Colonnello che esibisce vistosamente, a mo di "sfottò", la foto di Al-Moktar, il leader della rivolta anti italiana, fatto impiccare dal generale Graziani e contestualmente, dice al Nostro Presidente: "L'Italia con noi ha cambiato pagina", "l'Italia di oggi non è più quella di ieri" e tutto questo grazie al "Sig. Presidente del Consiglio", portatore delle scuse Italiane e degli indennizzi per la colonizzazione che a quanto mi risulta, portò più benefici che altro contrariamente agli altri colonizzatori, perchè gli Italiani sono sempre stati seri e amorevoli a, prescindere.
Comunque mi è sembrato oltremodo esagerato, quasi una prostituzione ad un Capo di Stato che mercanteggia su qualsiasi cosa, mentre la cooperazione e l'aiutare i popoli più bisognosi dovrebbe essere l'etica fondante di alleanze.
Così come, strumentale la polemica messa in atto dal PD di vietare l'accesso e la parola a quel "soggetto" nell'aula del Senato Italiano; quando il leader dell'OLP, Arafat, ricevuto e fatto parlare alla Camera Italiana portando seco e in bella evidenza la famosa pistola.
Orbene, se questa visita farà raffozare il legami con il Capo dei paese Africani perchè non ricevere Gheddafi? Forse con più sobrietà che non guasta mai.

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