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martedì 19 maggio 2009

Caso Rinaldini (FIOM)


Il Mondo Politico-Sindacale invece di fare un "maea culpa" ribalta la situazione "aggressione dei teppisti COBAS"

Che squallore lo scenario Politico-Sindacale della nostra bella Italia all'indomani dei tafferugli che hanno coronato la manifestazione dei dipendenti del Gruppo Fiat tendente a rivendicare chiarezza circa la stabilità del posto di lavoro nei vari stabilimenti e la centralità della Fiat Italiana rispetto ai matrimoni americani (Chrysler) e tedeschi (Opel).
Ma in che Paese stiamo? Il Sindacato o meglio i Sindacalisti, e parlo dei Leaders, non fanno il proprio dovere, si accapigliano anche pubblicamente fra di loro, si scindono per poi riunirsi all'occorrenza, chi firma e chi non firma con la Confindustria, fanno pappa e ciccia con la politica sia di destra che di sinistra perchè il loro fine ultimo è quello di una candidatura alle elezioni Europee (Cofferati docet) o alla Camera o al Senato o nei Comuni prestigiosi o quello di fare "referendum per il rinnovo volontario esplicito della tessera annuale degli iscritti" a cui, non si capisce perchè, non viene dato seguito.
E lo strattonamento del Segretario generale Fiom Cgil, Rinaldini, invece di essere lo spunto di una riflessione sul perchè succedono certe cose, invece di fare un "maea culpa", cosa fanno? Gonfiano lo strattonamento di alcuni lavoratori che , nietepopodimeno che volevano prendere la parola che veniva loro negata dai " Leaders"(Rinaldini e C) e questa sembrerebbe la tesi più accreditata, visto che la polizia non è intervenuta altrimenti i media avrebbero sbandierato, come al solito, la notizia.
Dopo, tutti i TG e tutti i giornali sono stati un coro di condanna da parte di tutti Sindacalisti e Politici agli aggressori teppisti Cobas a Rinaldini, il quale ha fatto le sue brave comparse da vittima su tutti i TG,cindannando diligentemente e civilmente l'azione teppistica di un gruppo organizzato di 50-60 persone che non lo hanno fatto parlare; ma cosa voleva dire? forse, per fomentare l'uditorio, avrebbe arringato una tensione sociale in caso di chiusura degli stabilimenti italiani? Ma perchè non ha fatto il proprio dovere di difesa dei lavoratorii, insieme ai colleghi della CISL, UIL, UGL ecc..., difesa preventiva, mettendo in atto dinamiche nuove per far chiarimenti con l'AD FIAT, Sergio Marchionne.
Vista l'espansione internazionale aziendale e penso che loro sapevano perchè non si sono fatti parte diligente a portare avanti le istanze dei lavoratori italiani mettendo i puntini sulle "i" (mantenimento dei posti di lavoro e centralità delle aziende Fiat italiane) come hanno fatto i colleghi tedeschi?
Loro sono in tutt'altre faccende affaccendati,e a queste cose morte e sotterrate come dice il "poeta".
Così come l'opposizione incosistente della sinistra italiana che vede esclusivamente i lavoratori come numeri di tessere di partito da sfruttare all'abbisogna e mi fanno davvero sorridere gli interventi di alcuni di loro che, per cronaca riporto di seguito: Il segretario del Pd Dario Franceschini telefona ad Epifani per esprimere solidarietà e attacca il governo: «L'unico modo per prevenire le tensioni sociali è intervenire con misure concrete e efficaci». Duro il giudizio di Massimo D'Alema che indica come «un atto di teppismo» l'episodio di Torino, ma sollecita il governo ad aprire il dossier Fiat, come hanno fatto Obama negli Usa e Angela Merkel in Germania. «Una cosa triste», invece, per il leader dell'Udc Pier Ferdinando Casini che dice di «stare in guardia contro violenza e terrorismo». Per Nichi Vendola, leader di Sl, il problema è il vuoto a sinistra, mentre serve una «rappresentazione credibile della sofferenza, delle aspirazioni del mondo del lavoro».
Dove è finita la nobile arte della Politica e del Sindacato?
Come siamo caduti in basso!!!!!!!!!!!

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