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martedì 19 maggio 2009

«Certamen Ciceronianum Arpinas».

L'Italia dei giovani è anche questa , quindi non solo letterine, veline letteronze, scemette analfabete che mostrano il fondoschiena senza veli nè pudore....


Si è conclusa tra le note dell'Inno d'Italia anche la XXIX edizione del «Certamen Ciceronianum Arpinas», evento di risonanza internazionale che chiama a raccolta, ogni anno, nell'accogliente Patria di Cicerone, i giovani, di diversa nazionalità accomunati dalla passione per la lingua di Orazio, Catilina, Cicerone, ovvero "Il Latino"che fino a qualche anno fa si studiava in tutte le scuole italiane sin dalla scuola media.
I giovani studiosi latinisti si sono cimentati come sempre, nella traduzione dal latino all'italiano di un testo del grande "Arpinate" Marco Tullio Cicerone, ed una apposita giuria di insegnanti ha selezionato e classificato tutti; i più bravi ed i primi tre classificati ovvero i migliori premiati.
Quest'anno sono stata colpita dal testo, molto attuale e ricco di significato che ho il piacere di riproporre:
"Evita con la fuga le ingiurie della sorte che non puoi sopportare"
Democrito, perduta la vista, non poteva ovviamente discernere il bianco dal nero, ma era bensì in grado di distinguere il bene dal male, il giusto dall’ingiusto, l’onesto dal disonesto, l’utile dall’inutile, il grande dal meschino, e senza la varietà dei colori gli era consentito di vivere felicemente, mentre ciò non gli sarebbe stato possibile senza la conoscenza delle cose. Anzi quest’uomo riteneva addirittura che l’acutezza della mente fosse ostacolata dalla vista materiale, e, mentre altri spesso non vedevano ciò che stava davanti ai loro piedi, egli spaziava per tutto l’infinito, al punto di non trovare limite davanti al quale si arrestasse...........
A salire sul podio, per ricevere i premi, tanti e importanti, per la loro bravura, sono state tre ragazze Ilaria De Regis del Liceo Classico «Casiraghi» di Cinisello Balsamo (Mi), Chiara Mancini del Liceo Classico «Giulio Cesare» di Roma, Giulia Virgilio del Liceo Classico «Tasso» di Roma.
Queste ragazze sono esempi da proporre alle nostre figlie; queste sono gare da ambire a partecipare, questi gli eventi, le manifestazioni che possono apportare crescita culturale, perchè più un Paese è acculturato più è ricco vuoi economicamente che socialmente.
Un encomio mio personale va al Sindaco di Arpino, Fabio Forte che investe, da amministratore illuminato, nella cultura e nei giovani perchè ha capito perfettamente che sono le due variabili che fanno grande un Paese.
Al prossimo anno con il Certamen Ciceronianum!!!!!

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