è con profondo rispetto che mi permetto, Io mamma italiana, di rivolgeremi, prima che alla Presidente, alla donna, alla moglie, alla mamma Brasiliana per chiedere un segnale del ripristino della giustistia e del rispetto degli accordi internazionali che il Suo predecessore, Ignacio Lula da Silva, ha negato al Popolo Italiano, con il diniego dell' estradizione di Cesare Battisti, adducendo motivazioni risibili ed offensive alla legge ed alla democrazia italiana.
Quello che proteggete non è un perseguitato politico è solo un terrorista .....è un assassino....è un pluricondannato vuoi per reati comuni nella giovinezza che all' ergastolo per reati ben più gravi di omicidio.
E' stato riconosciuto colpevole da una giuria, è stato giustamente condannato dal Tribunale Italiano, dopo un equo e giusto processo....ma non ha fatto un giorno di carcere, prima in Francia e poi in Brasile.....
Quindi, gentilissima Presidente, il Battisti non può essere considerato un perseguitato politico, in quanto condannato per reati, delitti e ferimenti gravi, commessi contro inermi e innocenti cittadini i cui parenti aspettano da sempre il rispetto del loro dolore e di vedere applicata la sentenza che merita un assassino come Cesare Battisti : L' Ergastolo.
Pertanto, in ottemperanza alle disposizioni di legge e degli accordi bilaterali Italia-Brasile, Le chiedo, umilmente, di dare ascolto agli Italiani traditi da Lula e rivedere, con la saggezza non solo di Donna di Governo, ma soprattutto di mamma, sorella figlia, la posizione di Cesare Battisti e concedere l' estradizione dal Brasile ed il conseguente rimpatrio in Italia affinchè giustizia sia fatta
Confido in Lei e di ciò che scaturirà dall' assemblea plenaria del Supremo Tribunal Federal.
Con profonda stima
Una mamma italiana- Anna Maria Rossini-
PS
Scritto sentito per sostenere gli amici Popolari Glocalizzati e Antonino Di Lorenzo che gentilmente mi hanno prodotto la e-mail all'Ambasciata Brasiliana, indirizzo info@ambrasile.it
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