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lunedì 6 agosto 2012

COLPI BASSI AL QUIRINALE

I COLPI  BASSI AL QUIRINALE sferrati dal Leader dell' IDV, Antonio Di Pietro, minano lo Stato e la credibilità del Popolo Italiano davanti al Mondo, ma l' impunito non se ne rende neppure conto e questo è riprovevole e condannabile.
E' in caduta libera il Partito dell' Italia dei Valori specialmente da quando Pierluigi Bersani, leader del Partito Democratico  e Nichi Vendola, leader del Partito- Sinistra Ecologia e Libertà-hanno stretto un patto di ferro, estromettendolo, come non gradito, perchè inacapace ed inadatto ad azioni democratiche per il Governo del Paese.
E, trovandosi fuori dai giochi politici di Vendola e Bersani, con una nuova legge elettorale in itinere , con sbarramenti (?)  e premi di maggioranza di Partito(?) e, ritenedo maggiore reponsabile del Governo Tecnico e della  nuova legge elettorale, il Presidente Giorgio Napolitano ( Re Giorgio), ha iniziato una "sbragata" campagna  aggressiva allo Stato Italiano che Napolitano rappresenta.
E' riprovevole questo stomachevole attacco all' Istituzione che Egli (Napolitano),  rappresenta e che non è di poco conti (Capo dello Sato), che va sempre e comunque protetta.
L' ultima bordata se la poteva proprio risparmiare: "Napolitano vicino a Mosca" nella prima Repubblica, al tempo di mani pulite.
Sono trascorsi decenni e dopo mani pulite il Di Pietro ha fatto  pappa e ciccia con Napolitano ed hanno Governato insieme l' italia con Prodi.
Allora era lindo e pulito ed ora è diventato immondo eh ....Di Pietrooooooooo?
a chi la vuoi dare a bere ? Agisci e subisci, parli e taci, a seconda delle opportunità poltronistiche.
Allora i Kompagni erano  buoni e ti facevano comodo, infatti ti hanno servito su un piatto d'argento una poltrona alla camera in un seggio rosso per ricompensarti di aver  distrutto la Democrazia Cristiana ed il Partito Socialista e salvato il Partito komunista.
Ora con irriverenza ti rivolgi al capo della Nazione Italia e lo accusi così:
Esistono «due Giorgio Napolitano: quello che ci racconta oggi la pubblicistica ufficiale, il limpido garante della Costituzione, e quello che raccontò l'imputato Bettino Craxi in un interrogatorio formale, reso, nel 1993, durante una pubblica udienza del processo Enimont, uno dei più importanti di Tangentopoli».
«Craxi - dice - descriveva quel Napolitano, esponente di spicco del Pci nonchè presidente della Camera, come un uomo molto attento al sistema della Prima Repubblica specie coltivando i suoi rapporti con Mosca. Io credo che in quell'interrogatorio formale, che io condussi davanti al giudice, Craxi stesse rivelando fatti veri perchè accusò pure se stesso e poi gli altri di finanziamento illecito dei partiti. Ora delle due l'una: o quei fatti raccontati non avevano rilevanza penale oppure non vedo perchè si sia usato il sistema dei due pesi e delle due misure».
Ora, Craxi è morto e pace all' anima sua,  Napolitano è Presidente della Nazione Italia e merita rispetto.
Hai aspettato tanto tempo a sputare fuori il rospo dei Koministi anche loro con i finanziamenti illeciti di Mosca o altro perchè ti faceva comodo .....potevi aspettare ancora una manciata di mesi e non rimescolare il fango che le tue inchieste di Mani Pulite hanno rimestato.
Ora che il Partito IDV è in caduta libera abbandonato anche dai suoi fedelissimi Big, Di Pietro, e non spetta a me dirlo, non merita di fare il Leader di Partito avendo come contorno quella massa di opportunisti speranzosi di poltrone,  che si recano annualmente a Montenero di Bisaccia,  rappresentanti del nostro localismo come ad esempio  Anna Maria Tedeschi.
Vergogna Antonio Di Pietro !!!!!!!

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