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mercoledì 3 luglio 2013

FUNZIONARIO DI ROCCASECCA ARRESTATO PER MAZZETTE

Politici e Funzionari dello Stato «mazzettari» ....Ecco in che mani stiamo ! Povera Italia! Povera Roccasecca!
Dal quotidiano CASSINO OGGI del  03.07.2013 

Si proprio Povera Roccasecca! perchè i giornali dicono che è di Roccasecca l' Antonio Marsella, il direttore amministrativo della Soprintendenza  al Polo Museale di Roma, arrestato per corruzione, colto i flagrante dalla Fiamme Gialle, con una mazzetta di soldi, cinquemila euro in contanti, nel cassetto della sua scrivania.
Un arresto clamoroso e finora tenuto sotto silenzio perché il sospetto è che i soldi trovati nelle mani di Marsella siano solo la prova di un sistema molto più ampio ed organizzato.
E pensare che il Marsella è stato anche Presidente del Consiglio Comunale di Roccasecca ma nella brutta pagina politica-amministrativa  del ribaltone Iacobelli-Giorgio che dall' opposizione inciuciarono e brigarono tanto che alla fine riuscirono a far fuori il vincitore arch. Antonio Abbate e si posero come obiettivo l' abbattimento di Tutte le Opere Pubbliche partorite dal Sindaco Abbate.
Solo la Statua di San Tommaso, opera del grande Maestro Vangi, di indubbio valore artistico, non venne abbattuta, ma tenuta occultata ad ammuffure, se non ricordo male alla Scuola Media,  in attesa di trovare un sito diverso da quello individuato da Abbate-Sindaco, ovvero sul Monte Asprano, a fianco della Chiesa di San Tommaso.
Appapocchiarono la Cittadinanza con la storiella che era intervenuta la Soprintendenza ai Beni Culturali a metter il «niet» al sito dell' Asprano e il povero San Tommaso venne collocato al Cimitero.
Dissero pure che il trasferimento e la collocazione sarebbe avvenuta a costo zero......bugia macroscopica, dice qualcuno che sa,  perchè, in realtà costò fior di soldoni al Popolo Bue di Roccasecca, in un posto infelice e senza manutenzione alcuna,  lasciata in completo abbandono come del resto tutta Roccasecca.
Guarda caso, la Soprintendenza ai Beni Culturali dice NO alla Statua sul Monte, quando il Presidente del Consiglio lavora proprio in quel Palazzo ed è politico rampante in quota Partito Democratico
Ma ritornando all fattaccio della Povera Roccasecca!
La notizia dell' arresto di Antonio Marsella, Funzionario della Soprintendenza ai Beni Culturali, con un mega ufficio nel prestigiosissimo  Palazzo Venezia di Roma era stata data dal giornale online  «Il Messaggero.it» con dovizia di particolari.

Così recita  Il Messaggero-it : «l'’indagine è partita da una denuncia di un imprenditore di Tivoli che giovedì ha portato i soldi a Marsella. L’uomo si era presentato alla Compagnia della Guardia di finanza di Tivoli, guidata dal tenente Filippo Giordano. E dopo alcuni accertamenti durati più o meno un paio di mesi è scattata l’operazione organizzata per prendere Marsella sul fatto, nel suo ufficio dal quale gestisce la conservazione del patrimonio romano di palazzi, chiese e fondazioni, oltre a sette musei dello stato, tra i quali Galleria Borghese, Castel Sant’Angelo, Palazzo Barberini, Galleria Corsini, Palazzo Spada e, appunto, il Palazzo Venezia. La parte più interessante è che il pagamento da parte della ditta di Tivoli non è legato a nessun appalto specifico. L’azienda si occupa di vari lavori di ristrutturazione e ha già lavorato anche in passato per la Soprintendenza al polo museale di Roma. E quei 5000 euro servivano soltanto a rimanere nel giro di distribuzione di commesse di vario genere ed entità. A colpire gli investigatori guidati dalla procura di Roma è stato anche il fatto che l’azienda di Tivoli è piuttosto piccola. E che, a maggior ragione, la richiesta di denaro potrebbe essere arrivata anche ad aziende più importanti, posto che la Soprintendenza al polo museale gestisce un patrimonio praticamente inestimabile. Qui trovi l'articolo del Messaggero

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