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mercoledì 10 luglio 2013

IL BALLETTO DEI RICORSI AL TAR E CONTRORICORSI AL CONSIGLIO DI STATO e la "munnezza"di Roma alla SAF arriva sempre

Solo sperpero di Pubblico denaro e non c' è peggior sordo di chi non vuol sentire:  L' emergenza Rifiuti di Roma Capitale la deve risolvere la Ciociaria con il suo bel TMB SAF SpA a Colfelice ....almeno ci si guadagnasse qualcosa (es. meno TARSU), visto che si perde la salute.
A Roma ed alla Regione ci sono  i sinistrozzi Marino e Zingaretti ...ergo......TUTTO E' POSSIBILE PER LORO, FORSE....

Regnavano Polverini ed Alemanno e tutte le responsabilità di tutti «mali» della Regione Lazio e della Capitale Roma, compresa la «munnezza» da sverzare alla Ciociaria, venivano fatte pesare eccome......inefficienti urlavano i sinistrozzi locali!....incapaci! andate a casa ! state facendo diventare la Ciociaria «  pattumiera del Lazio»..la Discarica di Cerreto deve chiudere.
«No ai Rifiuti di Roma» dicevano gli striscioni dei Comitati ambientalisti sinistrosi, osannanti Nicola Zingaretti che prometteva di tutto e di più ....che Vi avrebbe provveduto, se eletto.
Ora regnano Zingaretti e Marino, i Comitati Ambientalisti Sinistrosi sono attovagliati al tavolo SAF a fare cosa?  se la «munnezza» di Roma arriva sempre alla SAF?
Dal famoso Decreto Clini per tamponare l' emergenza rifiuti di Roma, li  portava fuori Comune, anche alla SAF SpA, sono stati prodotti una infinità di Ricorsi e Controricorsi.....SOLO SPERPERO DI PUBBLICO DENARO.Barricate ambientaliste, ricorsi e controricorsi, balletti e sceneggiate della peggior risma per dare una parvenza di movimento politico sinistroso,  in difesa del TERRITORIO DI ROCCASECCA-COLFELICE-SAN GIOVANNI-PONTECORVO-ARCE ECC....
Ultimo balletto: Il Tar sospende il decreto Clini il 6 di luglio  ed oggi, 10 luglio,  il Consiglio di Stato sospende la decisione del TAR e dice  "Sì al trasferimento di rifiuti" alla SAF SpA di Colfelice.
A rivolgersi a Palazzo Spada sono stati il ministero dell'Ambiente Piddino  e il commissario all'emergenza, Goffredo Sottile. Il 30 luglio, data fissata per la camera di consiglio, ci sarà la decisione definitiva e  cos' recita il dispositivo “le delicate questioni sollevate con l'atto d'appello vanno esaminate al più presto nella sede collegiale, nel rispetto del principio del contraddittorio”.

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