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giovedì 23 aprile 2009

CON CORAGGIO E COERENZA

23 aprile 2009
Per chi come me è abituato a vedere la politica come una questione di valori e ideali, l’accordo sottoscritto tra il Movimento dei Moderati e l’UDC non è nient’altro che l’evolversi di un processo di maturazione e crescita politica da parte del Movimento dei Moderati. Sin dalla nascita i Moderati hanno sempre cercato di coinvolgere nel progetto di crescita, gli eredi della Democrazia Cristiana e comunque quelle persone della cosiddetta società civile d’ispirazione democratico-cristiana e moderati.
Ci siamo proposti sin dall’inizio, di dar vita alle Sezioni dei Moderati nella convinzione che il cantiere per la costruzione di un grande Partito Moderato e Centrista possa raggiungere tutti i suoi scopi nella misura in cui avrà al suo interno, fresca e vigorosa, la testimonianza di quanti si richiamano alla grande storia della Democrazia Cristiana.
Certo è vero, abbiamo avuto serie difficoltà all’inizio, i nostri ideali, le nostre battaglie erano viste come un pericolo per la stabilità di talune amministrazioni, eravamo però convinti che alla fine il lavoro e l’impegno ci abbia ripagato di tanti sacrifici. Abbiamo cercato più volte di favorire l’ingresso nei Moderati di coloro che ritenevamo e riteniamo ancora oggi una risorsa per il paese, abbiamo cercato di ricomporre nel nostro piccolo la diaspora democristiana che vede ancora oggi pezzi di DC in mano a politici che cercano affannosamente di rivendicarne la paternità. Il processo di maturazione politica dei Moderati ha subito un’accelerazione soprattutto negli ultimi mesi quando il confronto politico è diventato più impegnativo e per certi aspetti più stimolante. Gli scenari cui siamo stati invitati ci hanno consentito di far conoscere il nostro pensiero, negli ambienti dove la politica ha ancora un senso, la voce dei Moderati è stata ascoltata e di colpo il rispetto, la considerazione ed il peso politico dei Moderati è aumentato fino a che molti, hanno pensato bene di coinvolgerci in avventure politico elettorali. Purtroppo non è stato facile per i nostri interlocutori, siamo abituati a ragionare e siamo sempre stati disinteressati a svendere il nostro patrimonio politico culturale. Avremmo potuto trarne, specie in questa fase elettorale, solo benefici, abbiamo invece deciso di spendere la nostra faccia e soprattutto la nostra storia per una causa giusta, quella della nascita di un progetto politico dichiaratamente centrista e distante dai due poli. L’approdo naturale non poteva che essere l’UDC, un partito che ha avuto il coraggio di rimanere da solo nonostante avrebbe potuto ottenere tanto dall’attuale Governo. Un partito che ha saputo resistere alle sirene berlusconiane e non ha rinunciato al proprio simbolo, un simbolo che rappresenta oggi la storia di tanti democristiani. I Moderati, e non lo nascondiamo, sono nati proprio per il timore che qualcuno svendesse definitivamente quel patrimonio ad altri soggetti politici che avrebbero messo sotto i piedi, gli ideali che furono di Don Sturzo, di De Gasperi, di Aldo Moro. Oggi siamo più tranquilli perche abbiamo avuto la certezza che il leader dell’UDC Casini andrà avanti per la sua strada giungendo alla Costituente di Centro. I Moderati faranno sicuramente parte della costituente di centro come del resto vorranno far parte del PPE. Le radici democratico, cristiane saranno sempre alla base delle nostre scelte e su queste cercheremo di costruire anche in provincia di Frosinone, una grande aggregazione moderata capace di condizionare un modo di fare politica che soprattutto in provincia di Frosinone è stato fallimentare. Non ci sono mai piaciute imposizioni dall’alto come del resto non ci mai piaciuto rappresentare un’espressione algebrica, siamo abituati a misurarci con gli elettori e solo dopo il giudizio di questi siamo abituati a ragionare. In questa fase politica sono in tanti a considerare i partiti come una semplice somma di voti potenziali e non, il Movimento dei Moderati non ha un padrone come del resto non ha un solo Leader per i quali si è capaci di affrontare battaglie perse in partenza. La lealtà è alla base della nostra azione politica come del resto leatlà chiediamo a chi andrà a rappresentarci in tutte le sedi possibili, siamo consapevoli di poter affidare la nostra esperienza e la nostra storia politica ad uomini “ liberi e forti “ in grado di ragionare con il proprio cervello anche a costo di crearsi antipatia. L’accordo con l’UDC sarà sicuramente determinante e condizionante, sia il PD che il PDL non potranno prescindere da una grande forza politica che uscirà dalle urna, nessuno riuscirà a condizionare le scelte future di questo grande progetto politico, siamo e resteremo fedeli ai principi di democrazia e libertà, principi che qualcuno vuole tentare di cancellare mostrando cosi poco rispetto per gli elettori. Ogni cittadino è libero di votare il proprio partito e il proprio candidato e non ha bisogno di illusioni o peggio ancora di promesse, questo modo di fare politica ha già procurati tanti danni alla nostra nazione. Annientare le idee degli altri è uno sport praticato laddove manca la cultura e la libertà, l’Italia è una nazione che ha saputo conquistarsi e mantenersi la libertà , questo soprattutto grazie ad un partito, quello della Democrazia Cristiana. Chi oggi, ci propina semplificazioni elettorali, chi impone candidati, chi considera la politica solo e soltanto potere non è figlio di questa democrazia.

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