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domenica 13 settembre 2009

LA FORZA DELLE IDEE CENTRISTE

rilanciate da tutti i Leaders presenti agli Stati Generali dell'UDC a Chianciano

E' calato il sipario sulle tre giornate della Festa dell' UDC a Chianciano e l' essere stata testimone  dell' evento catartico della politica italiana mi riempie oltremodo di orgoglio e soddisfazione.
E' stato gettato il seme della riaggregazione di tutti i Moderati Italiani sotto l' impulso del partito politico dell' UDC  di Casini, traino autorevole e qualificante, dei Liberal di Adornato, dei Cristiano-Popolari di Pezzotta e di tutti i Moderati che condividono ampiamente le idee democratico-cristiane con un  back ground di radici, solide e profonde dei grandi uomini politici che hanno fatto grande l' italia (De Gasperi, Einaudi, Don Sturzo ecc.).
Il momento è giusto e favorevole perchè il bicchiere è colmo delle idiozie, degli insulti, della xenofobia  della Lega e del  gossip alimentato dai comportamenti inquietanti del Premier, Silvio Berlusconi.
Gli italiani non ne possono più di tale politica fuorviante i sacrosanti e impellenti problemi che attanagliano  la maggior parte dei lavoratori, la crisi economica che rende sempre più poveri i poveri e sempre più ricchi i ricchi, la scuola depauperata delle risorse per la ricerca e non solo e tant'altro ancora, insomma qualsiasi settore si tocchi, c' è acqua stagnante e putrida.
L' Italia è lacerata dal marciume politico-amministrativo, e, visto e considerato che il bipartitismo è morto e sepolto e il bipolarismo, avvelenato a destra dalla Lega di Bossi e a sinistra dal IDV di Di Pietro, non è una strada percorribile, è quindi doveroso mettersi in prima linea per dare una sferzata  per il cambiamento mettendosi a debita distanza sia dal PD che dal PDL con la creazione di "Un Grande Centro", nuovo, moderno, popolare, forte delle idee che animano la maggior parte della gente, quella stessa gente che è accorsa numerosa a Chianciano proveniente da tutte le cittadine italiane sia dell'estremo Nord che del profondo Sud e che anela e reclama una politica etica e non fuorviante.
Tutti gli oratori dei tre giorni di Chianciano hanno ampiamente motivato le scelte del "Grande Centro" ma è stato il discorso di chiusura del leader dell' UDC, Pierferdinando Casini, che ha infiammato la platea che numerose volte, con l' appaluso, si è alzata in piedi osannando l' oratore.
La giustezza delle Sue argomentazioni, accompagnata da una comunicazione diretta, misurata e allo stesso tempo emozionale, ha coinvolto tutti penetrando nella mente e nel cuore tanto che molti suoi passaggi memorizzati e ripetuti come ad esempio:
" Un anno fa eravamo una forza marginale oggi siamo decisivi";
" Oggi ci si divide tra berlusconiani e anti berlusconiani, noi siamo per un partito completamente nuovo.
" Secondo voi- dice rivolto alla platea- perché Rutelli e Fini vengono qui e non da un'altra parte? Perché qui c'è il terreno per far germogliare un nuovo grande partito e l'Udc sarà la forza trainante" di questo soggetto politico.
"Non sopportiamo i diktat della Lega. Bossi non spaventa nessuno. La Lega deve avere qualcuno che gli dica basta e se non glielo dice Berlusconi, una maggioranza in Parlamento la si può trovare in dieci minuti e cosi' possiamo porre fine ai diktat della Lega", sottolinea Casini. "La Lega - avverte - instilla veleno ogni giorno: prima le ronde, poi le gabbie salariali e la questione degli immigrati. Basta ai loro diktat".
Non posso descrivere le forti emozioni provate e condivise dai presenti, la fede di un domani migliore, di una forza che metta le radici per un ritorno ad una buona e sana politica e ad una governo che si interessi dei veri e reali problemi dell' italia e degli Italiani senza distizione, Nord, Sud, bianchi o neri, immigrati o residenti.
A Chianciano si è verificato, insomma,  il miracolo della semina di un pensiero "CENTRISTA" che diventerà un grande, anzi grandissimo "PARTITO DELLA NAZIONE"    

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