L' artista verdiana ha aperto il sipario anche sul XVII Festival Severino Gazzelloni a Roccasecca con una valanga di critiche poco benevole sulla sua estensione vocale, sui suoi acuti, ma soprattutto sul repertorio non prettamente lirico ....solo canto napoletano e neppure piacevole.
Gli organizzatori hanno tratto in inganno lo spettatore intitolando la serata " Gran Galà della Lirica " con Katia Ricciarelli.
Ma la Katia Ricciarelli della serata roccaseccana ha dimostrato tutti i suoi anni, la stanchezza delle serate passate, per non parlare della voce usurata, che neppure ricorda lontanamente i livelli di particolare eccellenza nella seconda metà degli anni '70 (Anna Bolena, Parma, 1977; Tancredi, New York, 1978)con le filature vocali che l'avevano resa famosa e che sono diventate sempre meno sicure e gli acuti sempre più precari.
"Negli anni ottanta il declino si è fatto progressivamente più evidente, causandole alcuni fiaschi, soprattutto di fronte a ruoli troppo spinti per le sue caratteristiche vocali. Ad esempio, nel 1983 la Ricciarelli cantò l'Aida alla Royal Opera House di Londra, forte dell'incisione di due anni prima e dell'irrobustimento della voce, ma fu fischiata a causa della difficoltà negli acuti estremi; tre anni dopo, fece il suo infelice debutto a Trieste con Norma (che poi ripeté a Tokyo), tant'è che il giorno dopo la rappresentazione la città fu tappezzata da cartelloni con scritto «Norma è morta». Inoltre è nota la performance alla Scala del maggio 1989 con Luisa Miller, in cui la Ricciarelli riscosse un fiasco: alla fine dell'opera, la cantante uscì sul palcoscenico, infuriata, maledicendo tutti gli spettatori" (by wikipedia ).
Quindi, trovo ingiusto tanto risentimento nei confronti di chi ha visto ed ascoltato e commentato con occhi diversi, non adoranti la "DIVA".
Katia Ricciarelli è stata una "grande artista", un "grande soprano, una "grande della Lirica " e poichè è arrivata, anche per Lei, l' età della pensione, forse sarebbe più opportuno prenderne atto e passare alla storia come l' Artista della Lirica Italiana degli anni d' oro.....per dignità e per non essere additata come l' artista ridotta a mercificare l' arte, o per lo meno quel che le resta, per un pugno di luridi euro.
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