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mercoledì 5 settembre 2012

PAGARE PER ANDARE IN TV

PAGARE PER ANDARE IN TV non è reato, forse,  ma farlo, con i soldi pubblici, come fa "La Casta" della Politica Italiana è veramente da voltastomaco insopportabile.

Al di là delle implicazioni etiche e legali, dal punto di vista dello spettatore questo presenzialismo pagato con i soldi pubblici non fa altro che acuire la diffidenza verso la Casta.
Essì .... pare sia diventata prassi consolidata, fare comparsate televisive e pagare tariffe variabili a seconda dello spazio, dell' intervista  e del servizio.
Per il momento, lo scandaloè circoscritto alla Regione Emilia Romagna, dove, il consigliere regionale del Movimento 5Stelle, Giovanni Favia,  ha candidamente ammesso di aver pagato con i contributi pubblici destinati ai gruppi consiliari, degli spazi informativi su alcune tv emiliane.
Sembrerebbe, che non solo i Grillini Emiliani-Romagnoli, ma anche i Bersanini, gli Uddiccini, i Sellerini i Pidiellini ecc.ecc.
Per questo andazzo riprovevole, in odore di peculato,  è entrata in gioco  la Guardia di Finanza che,  su mandato della Procura, è arrivata negli uffici della Regione Emilia-Romagna per acquisire e spulciare i bilanci dei gruppi consiliari, nei quali rintracciare i documenti a riprova delle interviste a pagamento dei consiglieri regionali.
Scrive Claudia Gagliardi su  la NOSTRA TV.IT : A quanto pare quello emiliano era un sistema collaudato, con tanto di listino prezzi esibito ai politici dalle radio e tv che si prestavano all’affare con tanto di contratti regolarmente stipulati e rendicontati nei rispettivi bilanci utilizzando i soldi provenienti dai budget a disposizione dei componenti dell’Assemblea regionale.
L’ipotesi di reato al centro dell’inchiesta è quella di peculato contro ignoti, poichè in ballo ci sono risorse pubbliche, che dovrebbero essere utilizzate per le attività del gruppo consiliare che le riceve e non dal singolo membro.
Una cinquantina tra radio e televisioni locali sono state perquisite dalle fiamme gialle alla ricerca di contratti e fatture. Ma le emittenti che accettano soldi dai partiti, a che titolo li giustificano?"
Questo nell' Emilia-Romagna e nella Regione Lazio ? Nella Ciociaria  ? e nella Terra Laboris dove rappresentanti presenzialisti delle TV Locali, un giorno sì e l' altro pure, sin da quando si sono impoltroniti alla Pisana.
Nessuno mette becco e nessuno mette lingua?
Mi risulta che le Televisioni, come i giornali, devono essere libere per  fare informazione, ma se un Politico PAGA perchè a corto di notorietà e se la deve fare, quella comunicazione pagata ha il sapore dell' insulto e della BEFFA al cittadino rappresentato che deve stringere la cinghia per raggiungere la fine del mese, in questo grave momento di crisi economica.
La Casta, stipendiata dai POVERACCI, che usa il denaro pubblico per comparsate televisive e che acquista paginate di giornati,  cosa merita?
Sicuramente di finire nelle maglie della Procura, così come il Consiglio della Regione Emila-Romagna 

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