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martedì 3 dicembre 2013

DIRIGENTI FASULLI.....AVVISI E CARTELLE EQUITALIA NULLE

L' Agenzia delle Entrate per sopperire alla cronica carenza di DIRIGENTI, ne aveva nominati, alla «garibaldina», (senza concorso pubblico e senza requisiti), sempre dipendenti, ben 767 su 1.143 totali..... sanati  dal Governo Monti con legge 44/2012...ma, è notizia di qualche giorno fa, il Consiglio di Stato con sentenza 5451 del 18.11.2013, ha investito la Suprema Corte Costituzionale, circa la legittimità della Legge Monti.
http://www.laleggepertutti.it/42670_dirigenti-falsi-allagenzia-entrate-cartelle-equitalia-e-avvisi-di-accertamento-nulli
E se la Corte Costituzionale dovesse dichiarare incostituzionale la legge 44/2012, quei 767 Dirigenti vedrebbero traballante la seggiolina occupata senza i titoli e gli atti da loro firmati, accertamenti, ecc.ecc. e tutti gli atti susseguenti  – ivi comprese le cartelle esattoriali –possono essere annullate.
Ipoteche, fermi auto, esecuzioni immobiliari, pignoramenti della pensione e dello stipendio potrebbero cadere tutti, in un solo colpo, con la sentenza della Corte. E forse farebbe bene Equitalia ad annullare d’ufficio tutte le cartelle, per evitare un’interminabile contenzioso con tutti i cittadini italiani.
Praticamente, i caso sollevato dalla dottoressa Maria Rosaria Randaccio,  ex Intendente di Finanza a Cagliari, qualche anno addietro, pubblicizzando una importante sentenza del TAR del Lazio che aveva  stabilito che, all’interno delle Agenzie delle Entrate, gran parte del personale che firma gli accertamenti non ha i requisiti di “dirigente”. La conseguenza è che tali atti sono nulli e, con essi, anche le successive cartelle Equitalia. La Randaccio presentò pure   un esposto alla Procura Generale della Corte dei Conti ed alla Avvocatura Generale e invitava  tutti i cittadini a ricorrere contro questo vizio di nullità.
Poi intervenne Monti e parò il «culo» al Attilio Befera con la legge in sanatoria n. 44/2012, ma non aveva fatto i conti con il II Tribunale Amministrativo, dopo il TAR, e cioè  il Consiglio di Stato, che, non solo ha confermato quanto sentenziato dal TAR  ma ha ravvisato un presunto vizio di costituzionlità - per cui si deve esprimere la Corte Costituzionale.
Ora, al di là di come andrà a finire, e spero proprio bene per i contribuenti Italiani vessati da Equitalia, il solo raccontarla indigna e lascia l' amaro in bocca.
Questa è bruttissima storia TUTTA ITALIANA:-Racconta  di UNO STATO INEFFICIENTE-INEFFICACE -INCOMPETENTE-che ESIGE, RISPETTO DELLE REGOLE E DELLA LEGGE DAI CITTADINI, ED E' IL PRIMO A VIOLARLA E AD ASSOLVERSI SEMPRE E COMUNQUE
UNO STATO PADRE-PADRONE CHE VEDE E TRATTA I CITTADINI CONTRIBUENTI COME SUDDITI DA SPREMERE E VESSARE.

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