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giovedì 5 dicembre 2013

....E DOPO 8 ANNI, LA CONSULTA BOCCIA IL PORCELLUM

e poi  tranquillizza :“Resta fermo che il Parlamento può sempre approvare nuove leggi, secondo le proprie scelte politiche, nel rispetto dei principi costituzionali”....hanno tempo fino alla pubblicazione delle motivazioni.......A QUANDO? TEMPI TECNICI DI INCIUCIO CON IL PD E NAPOLITANO.
Foto tratta da :https://www.facebook.com/pages/Imola-Oggi/220502124688655?fref=ts
Così, Letta è in una botte di ferro, con comodo, farà la Riforma dello Stato includente la riforma elettorale, ..... e Renzi si attacca al tram....Grillo sbraita...al voto ...al voto... ma i Grillini eletti, ci tengono alla Poltrona ABUSIVA...e FI, mani libere di contestazione.
Comunque, il POPOLO ITALIANO, POPOLO DI QUAQUARAQUA', POPOLO BUE, POPOLO DI SUDDITI , anche in questo caso subisce LO STATO PADRONE.
Per 8 anni, nonostante raccolta firme, esposti, petizioni da parte dei Cittadini (Popolo Sovrano), non si è mosso foglia grazie agli ABUSIVI :-PALAMENTARI -GOVERNO-PRESIDENTE REPUBBLICA -CORTE DEI CONTI-CORTE COSTITUZIONALE E COMPAGNIA CANTANDO.
La legge Truffa di Calderoli, ci ha espropriato, non solo del diritto di scegliere, con il voto la rappresentanza, ma addirittura si sono regalati premi di maggioranza, ingiustificati.
La sentenza della Corte Costituzionale di dichiarare illegittimo il «Porcellum» e con comodo lasciare ancora questi «manigoldi» a ri-legiferare «pro domo sua», sa tanto di beffa, ancora una volta al Popolo Sovrano.
Ma chi si fida più delle ISITUZIONI,visto il quadro desolante dello STATO DELL' ITALICA DEMOCRAZIA?

LA SENTENZA DELLA CONSULTA
“La Corte costituzionale  ha dichiarato l’illegittimità costituzionale delle norme della legge n. 270/2005 che prevedono l’assegnazione di un premio di maggioranza – sia per la Camera dei Deputati che per il Senato della Repubblica – alla lista o alla coalizione di liste che abbiano ottenuto il maggior numero di voti e che non abbiano conseguito, almeno, alla Camera, 340 seggi e, al Senato, il 55 per cento dei seggi assegnati a ciascuna Regione”.
“La Corte ha altresì dichiarato l’illegittimità costituzionale delle norme che stabiliscono la presentazione di liste elettorali ‘bloccate’, nella parte in cui non consentono all’elettore di esprimere una preferenza”.

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